5 Cose insolite da scoprire a Viterbo

Il capoluogo della Tuscia è una città meravigliosa, spesso poco conosciuta dai turisti che prediligono la Capitale ma che merita una visita!

Viterbo, conosciuta come la città dei Papi, si trova nel cuore della Tuscia, un territorio diviso culturalmente tra Toscana e Lazio. Terra citata da Dante nella Divina Commedia con il Bullicame, le terme a cielo aperto ancora utilizzabili dai cittadini. Ecco 5 posti insoliti da scoprire!

1) Le terme gratis

Per godere dell’acqua termale non è necessario per forza utilizzare la struttura delle Terme dei Papi, a Viterbo l’acqua termale è abbondante e ancora riempie le antiche vasche libere del Bullicame dantesco e altre adiacenti. A questo link trovate l’elenco delle terme libere di Viterbo.

2) In visita al quartiere medievale più intatto d’Europa

Se siete in città andate in visita al quartiere di San Pellegrino! La via San Pellegrino è il principale asse viario del quartiere medievale, lungo il quale si succedono volte oscure, torri levate al cielo, case corrose dai secoli. Caratteristica di questo quartiere sono i “profferli”, scale esterne che conducono al pianerottolo di accesso alle abitazioni e le case a ponte, un’abitazione che unisce due fabbricati separati dalla strada. Questo è il quartiere medievale più intatto e quindi autentico di tutta Europa.

3) Il suono del fiume sottoterra

In Piazzale Martiri d’Ungheria si trova una specie di cono posato a terra, da cui si può sentire il fiume che scorre sotto la via e la piazza: il fiume Urcionio. Questo corso d’acqua tagliava in due la città fino agli anni ’30, poi durante l’epoca fascista venne fatto sotterrare per creare via Marconi, la via che guarda dritto al teatro dell’Unione.

4) La porta del morto

In via del Cimitero (già la via dice tutto) si trova lo stemma di un teschio con ossa incrociate sull’architrave di una porta di un palazzo; scoprite quale. In via Mazzini si trova invece Palazzo Nini, dove si trova la Porta del Morto, una realizzazione tipica di alcune case medievali dalle fattezze strette e sopraelevata rispetto al livello della strada. Questa porta veniva aperta per far uscire la bara del proprietario ma poi subito murata per impedire al suo spirito di rientrarvi.

5) La maledizione incisa

Per terminare il tour un po’ oscuro della città potete sempre andare alla ricerca della pietra in Via dei Pellegrini su cui si trova incisa una maledizione scritta in una lingua mista tra latino e volgare.

Per il contenuto dell'articolo si ringrazia il sito di Una Donna

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