Francesco Stabili di Simeone, meglio noto come Cecco d’Ascoli (Ancarano, 1269 – Firenze, 1327) è stato un poeta, medico, insegnante, filosofo e astrologo/astronomo. Fu condannato al rogo dall’Inquisizione. Nato ad Ancarano in Abruzzo, a pochi chilometri da Ascoli Piceno, all’età di diciotto anni, in Ascoli Piceno, entrò nel monastero di Santa Croce ad Templum, centro propulsore dell’esoterismo templare della Marca Meridionale.Fu condannato al rogo dall’Inquisizione e morì arso davanti alla basilica di Santa Croce a Firenze il 16 settembre 1327. Cecco d’Ascoli seguì quindi la medesima sorte di altri intellettuali del suo tempo dediti allo studio dell’astrologia e dell’alchimia, discipline non ufficialmente vietate, ma che spesso potevano sfociare in dottrine eretiche. Tradizione vuole che la forte e multiforme personalità di Cecco sembrò resistere anche alle fiamme del rogo; qualcuno lo sentì urlare così: “L’ho detto, l’ho insegnato, lo credo!”.
Curiosità: Una leggenda popolare gli attribuisce la costruzione del Ponte di Cecco (antico ponte della città di Ascoli Piceno che conduce al forte Malatesta) che il diavolo, su comando del poeta, avrebbe realizzato in una sola notte.